La storia di San Gregorio .... poi Magno

Principato Citra olim Picentia - Autore: Magini Giovanni Antonio, 1555-1617

L’area faceva parte del Principato di Salerno, il territorio comprendeva le valli dei fiumi Tanagro fino al Sele. Si hanno notizie sporadiche dal 849 d.c. dell’attuale area dove oggi sorge l’attuale  abitato di San Gregorio Magno. Di natura remota e insidiosa  l’area per anni fu un territorio quasi neutrale, una terra di nessuno. Dato il contesto politico , le migrazioni da sud dei monaci di rito greco si susseguirono ininterrottamente. I monaci col seguito di ripopolare l’area, fondarono centri di spiritualità e di cultura, favorendo il trasferimento di nuovi abitanti nelle terre spopolate. L’operosità dei monaci rimisero a cultura il territorio abbandonato da secoli. Il sito prescelto nella nostra area fu San Zaccaria, fungendo da centro per gli eremi distribuiti sulle pendici della corona montuosa del Pantano. Ancora oggi la presenza di questi eremi è riscontrabile nei toponimi di uso corrente.

Intorno al monastero di San Zaccaria si aggregarono le popolazioni indigene sino a costruire un vero e proprio centro abitato. La testimonianza proviene appunto da un monaco di rito greco, San Gregorio da Cerchiara, che soggiornò nel monastero di San Zaccaria conducendo vita eremitica in un periodo tra il 960 e il 970 d.c.. Si legge dalla agiografia del Santo: “ si allontanò in un luogo segreto chiamato Buccino e li condusse per un certo periodo di tempo una vita eremitica”. All’epoca il suddetto monastero era territorio di Buccino, l’attuale San Gregorio non esisteva, e iniziò a formarsi come agglomerato intorno all’insediamento rupestre delle grotti-celle di via Bacco.

Effetti del Buon Governo in campagna, Ambrogio Lorenzetti

Mappa del paese di San Gregorio Magno nel XIX

Il nome San Gregorio (paese) potrebbe derivare proprio dal luogo dell’eremo dove dimorò e compì diverse miracoli secondo la citata agiografia. La prima notizia diretta su San Gregorio , accertabile attraverso le fonti documentarie, rimane il privilegio dell’11 Novembre 1200 concesso da papa Innocenzo III all’arcivescovo di Conza Pantaleone, con il quale il Pontefice confermava e sanzionava la circoscrizione dell’arcidiocesi elencando tutte le terre, abbazie e chiese- fra cui quella di San Gregorio – in essa comprese. Il comune si sarebbe in seguito accresciuto per l’emigrazione della popolazione proveniente dal vicino villaggio di san Zaccaria, distrutto nel 1433 come si rileva dai registri degli agostiniani di Buccino, l’ultimo abitante del borgo è un certo Guglielmo Sadeo . L’area fu colpita nel 1456 da un fortissimo terremoto, 9 anni dopo nel 1466 un’altra tremenda scossa  con epicentro i monti  Marzano e Eremita, la scossa del nono grado della scala Mercalli (dati ingv)  mise a repentaglio i già fragili abitati.

Dal 1568 e fino al 1678 i feudatari del paese furono i Caracciolo duchi di Sicignano. Nel 1700 subentrò, come unico erede dell’ultima duchessa di Sicignano Ippolita Caracciolo, il pronipote Carlo Tocco, principe di Montemiletto. Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Buccino, appartenente al distretto di Campagna del regno delle Due Sicilie.  In questi anni verranno compiute opere pubbliche molto importanti come strade, ponti, fontane e il prosciugamento del lago “pantano” che tenne le amministrazioni di San Gregorio e Ricigliano impegnate per quasi un secolo. Nel 1863 , durante il regno d’Italia “San Gregorio” cambia denominazione in “San Gregorio Magno” per distinguere il paese con altri paesi dal nome simile

Ricostruzione storica a cura di Pasquale Saporito

Decreto di Cambio denominazione - 4 gennaio 1863

Medaglia d'oro al merito civile

«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione
 Terremoto dell’Irpinia 23 novembre 1980

Personaggi Storici Gregoriani

Angelo Del Duca

Angelo Duca, detto Angiolillo (San Gregorio Magno, 1734 – Salerno, 26 aprile 1784), è stato un brigante italiano.

Giuseppe Paterna

Giuseppe Paterna (San Gregorio Magno, ... – Romagnano al Monte, settembre 1809) è stato un brigante e prete italiano.

Roberto Lordi

Roberto Lordi (Napoli, 11 aprile 1894 – Roma, 24 marzo 1944) è stato un generale italiano, martire delle Fosse Ardeatine e Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.

Idolo De Rosa

Idolo De Rosa, nato a San Gregorio Magno (SA) il 12/10/51. Poeta, scrittore, Sindacalista, Segretario Provinciale

San Gregorio nella Storia

Ogni Anno Il 15 di Giugno a San Gregorio Magno si svolge la tipica “Turniata” in onore di San Vito Martire, vede greggi, mandrie, singoli animali tra cui cavalli, asini e capre, che assieme ai pastori  girano per tre volte intorno alla chiesa di San Vito Martire e se durante la corsa qualche animale entra in chiesa diviene proprietà del Santo  L’avvento del cristianesimo ha conservato il rito adattandolo e trasformandolo in onore di San Vito Martire o Lucano che protegge le greggi, le mandrie e dal morso dei cani rabbiosi. L’iconografia religiosa rappresenta San Vito con due cani ai suoi piedi. 

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